Il Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 ha annunciato importanti sviluppi per coloro che stanno affrontando la ricostruzione post sismica in Italia.
Attraverso una Nota pubblicata il 9 gennaio sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati confermati e estesi due vantaggi significativi: lo sconto in fattura e la cessione del credito di imposta.
Inizialmente, il Decreto-legge 11/2023 aveva cancellato questi vantaggi a partire dal 17 febbraio 2023, mantenendo solo la detrazione fiscale per il singolo contribuente.
Tuttavia, secondo la nuova specifica del Commissario, coloro che sosterranno spese per interventi di ricostruzione post sismica entro il 31 dicembre 2025 continueranno a beneficiare di questi due vantaggi, a condizione che gli interventi riguardino edifici danneggiati e resi inagibili nei comuni dichiarati in stato d’emergenza dal 1° aprile 2009.
Il superbonus del 110% rimane invariato nelle zone sismiche, nonostante le modifiche apportate dal decreto n. 212/2023, approvato lo scorso 29 dicembre.
Il Commissario Castelli ha sottolineato che il decreto non introduce né modifiche né limitazioni al diritto di cumulare il contributo sisma con il superbonus fino alla fine del 2025.
Questa decisione è stata presa per evitare equivoci o fraintendimenti e fornire chiarezza sul diritto di cumulare i benefici, soprattutto considerando l’importanza di questa misura approvata dal Parlamento nel 2023.
Nel corso dell’anno precedente, sono stati stipulati Protocolli d’intesa con istituti di credito, garantendo un plafond di 1 miliardo di euro per interventi di ricostruzione.
Il Commissario ha anche collaborato con l’Agenzia delle Entrate per ottimizzare le linee guida che disciplinano il doppio contributo del sisma bonus e del superbonus, semplificando le procedure e agevolando gli interessati.
In conclusione, il testo del comma 3 dell’articolo 2 del DL 11/2023 rimane invariato, precisando che le disposizioni non si applicano agli interventi effettuati su immobili danneggiati da eventi sismici o meteorologici, garantendo certezza giuridica per i progetti di ricostruzione.
Queste misure sono progettate per sostenere e accelerare il processo di ricostruzione nei prossimi due anni, fornendo un importante strumento per coloro che sono impegnati nella riparazione degli immobili danneggiati.