Ogni anno, la dichiarazione dei redditi rappresenta un appuntamento immancabile per milioni di contribuenti in Italia. Tra i vari modelli disponibili, il Modello 730 è quello più diffuso tra lavoratori dipendenti e pensionati, grazie alla sua semplicità d’uso e ai tempi di rimborso rapidi. In questo articolo approfondiamo cos’è il 730, a cosa serve, quando va presentato e perché conviene sceglierlo.
Cos’è il Modello 730
Introdotto nel 1993 per semplificare gli adempimenti fiscali dei dipendenti e dei pensionati, il 730 ha sostituito il precedente Modello 740 semplificato. È definito “modello facilitato” perché:
- Nessun calcolo complesso: l’onere del computo delle imposte e dei conguagli spetta al sostituto d’imposta.
- Rimborso diretto: in caso di credito, l’importo è accreditato in busta paga o sulla rata di pensione del mese successivo alla trasmissione.
- Trattenuta automatica: in caso di debito, l’importo viene trattenuto direttamente dal sostituto d’imposta.
Dal 2014 è possibile presentare il 730 senza sostituto: chi sceglie questa opzione riceve il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate e versa eventuali imposte dovute tramite modello F24. Dal 2024, anche coloro che hanno un sostituto possono optare per questa modalità autonoma.
Con l’introduzione del 730 precompilato (dal 2015), l’Agenzia delle Entrate fornisce una bozza di dichiarazione già completa di dati anagrafici, reddituali e di spesa. Il contribuente può accettarla così com’è, modificarla o integrarla online, diminuendo ulteriormente tempi e rischi di errori.
A cosa serve il Modello 730
Il 730 serve a dichiarare i redditi percepiti nell’anno precedente e a beneficiare di detrazioni e deduzioni per oneri sostenuti. Le principali categorie di reddito dichiarabili sono:
- Lavoro dipendente e pensione, compresi assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge.
- Redditi assimilati: includono le collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.), le borse di studio, i vitalizi percepiti da soggetti non dipendenti pubblici, le indennità di carica, e altri compensi che, pur non derivando da lavoro dipendente, vengono trattati fiscalmente in modo analogo, come compensi per incarichi occasionali o retribuzioni da tirocini.
- Terreni e fabbricati, anche se destinati ad abitazione principale (escluse pertinenze non produttive).
- Redditi di capitale, come dividendi e interessi.
- Lavoro autonomo occasionale (senza partita IVA).
- Redditi diversi e alcuni redditi tassati separatamente.
- Quadro RW: investimenti e attività finanziarie estere (dal 2024).
- Dichiarazione per contribuenti deceduti: eredi possono presentare il 730.
Spese detraibili e deducibili
Le spese compilabili riducono l’imposta o la base imponibile:
- Spese sanitarie e veterinarie.
- Interessi passivi sui mutui per l’acquisto/ristrutturazione della prima casa.
- Istruzione, nidi, scuole, università.
- Spese funebri.
- Bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus mobili.
- Assistenza personale (badanti, colf).
- Attività sportive per giovani.
- Trasporto pubblico.
- Donazioni e contributi previdenziali.
- Assegni periodici versati all’ex coniuge.
Oneri detraibili: riducono l’imposta lorda di una percentuale.
Oneri deducibili: si sottraggono dal reddito complessivo, abbattendo la base imponibile.
Quando e come presentarlo
La scadenza per la presentazione è fissata al 30 settembre di ogni anno. Possono utilizzare il modello 730 tutti i contribuenti in possesso delle categorie reddituali compatibili. La dichiarazione diventa obbligatoria quando:
- Si percepiscono più redditi da lavoro dipendente senza conguaglio finale.
- Si combinano redditi di natura diversa (ad es. lavoro dipendente e affitti).
- Le ritenute operate dal sostituto non sono state corrette.
- Si intendono recuperare detrazioni o deduzioni per oneri sostenuti.
Esenzioni: contribuenti con redditi semplici e trattenute corrette sono esonerati, ma possono comunque presentare il 730 per ottenere eventuali rimborsi.
Modalità di presentazione
- Sostituto d’imposta: assistenza gratuita e conguaglio automatico.
- CAF: assistenza a pagamento con visto di conformità.
- Professionisti abilitati: commercialisti, consulenti del lavoro.
- Online: accesso al 730 precompilato tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Congiunto: opzione per coniugi e unioni civili con almeno un sostituto.
Tempi di rimborso e pagamento
- Con sostituto: i rimborsi sono erogati da luglio in busta paga o pensione; i debiti sono trattenuti.
- Senza sostituto: l’Agenzia delle Entrate effettua il bonifico entro fine anno; i debiti si pagano con F24.
Correzioni ed errori
- 730 integrativo: entro il 25 ottobre per errori a sfavore.
- Redditi integrativo: entro il 31 ottobre per errori a favore.
Consigli pratici
- Controlla sempre la bozza precompilata per verificare i dati.
- Conserva le ricevute delle spese per almeno 5 anni.
- Verifica che il sostituto abbia accettato l’incarico.
- In caso di dubbi, rivolgiti a un CAF o a un professionista per evitare sanzioni.
Con i suoi vantaggi in termini di semplicità e velocità di rimborso, il Modello 730 rimane la scelta ideale per lavoratori dipendenti e pensionati che desiderano adempiere agli obblighi fiscali minimizzando gli oneri burocratici e massimizzando i benefici delle detrazioni.