La visura PRA è uno tra i certificati più ricercati perché contiene tante notizie utili su uno specifico veicolo. Moto, auto o altro veicolo che sia, con il documento rilasciato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) puoi sapere davvero tutto!
Visura PRA: cos’è?
La visura PRA consente a chi la effettua di verificare le informazioni riguardanti un veicolo e il suo proprietario.
Queste informazioni possono essere:
- dati di carattere tecnico del veicolo: modello, marca, codice identificativo, numero di telaio, cilindrata, cavalli e altro;
- dati anagrafici del proprietario: nome, cognome, indirizzo di residenza, data e luogo di nascita, codice fiscale;
- in caso di persona giuridica, la ragione sociale e la sede aziendali;
- la data dell’atto di vendita e quella di presentazione della trascrizione al PRA;
- dati anagrafici del conducente, in caso di leasing.
Inoltre, la visura permette di riscontrare la presenza di eventuali ipoteche, fermi amministrativi, vincoli e altre pendenze che ne limitano o non ne consentono la circolazione.
La visura PRA può essere:
- per targa: permette di ottenere i dati summenzionati fornendo il numero di targa del veicolo;
- nominativa: in questo caso è possibile risalire ai veicoli intestati a un unico soggetto – persona fisica o giuridica – fornendo i suoi dati, ad esempio il codice fiscale.
La visura PRA nominativa a sua volta può essere:
- storica: fornisce l’elenco di tutti i veicoli intestati al soggetto in passato e non più in suo possesso, a seguito di vendita o perdita di possesso;
- allo stato attuale: fornisce l’elenco dei veicoli intestati al soggetto al momento della richiesta.
La visura PRA per targa è consigliata – se non necessaria – nel caso di acquisto di auto o moto usata, per evitare di incorrere in truffe e appurare la veridicità di tutte le informazioni fornite dal venditore.
In caso di sinistro stradale si può risalire a tutti i dati del proprietario solo attraverso la targa.
La visura PRA può anche costituire un segmento delle investigazioni aziendali (ne abbiamo parlato in questo articolo).
Visura PRA: a cosa serve?
La visura PRA è un documento che riporta tutte le informazioni – anche di carattere giuridico e patrimoniale – riguardanti una vettura.
Come è noto, ogni automobile, al momento della immatricolazione – o della vendita – deve essere registrata presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) che è un registro pubblico gestito dall’ACI (Automobil Club Italia) e dunque accessibile a chiunque desideri consultarlo.
Il servizio è disponibile per chiunque richieda il rilascio del documento della visura Pra per targa.
Diversa è invece la procedura concernente la visura PRA nominativa: in primo luogo, non può essere richiesta online e va presentata de visu presso le unità territoriali ACI PRA.
Inoltre, la richiesta può essere inoltrata dalla persona solo per se stessa o in qualità di erede del proprietario del veicolo.
I professionisti possono richiedere la visura nominativa solo per quel soggetto su cui pende un procedimento giudiziario o di natura fallimentare.
In seguito all’emergenza legata alla pandemia il sito dell’ACI ha reso possibile per talune categorie professionali (trovi l’elenco di chi può ottenere il servizio qui) richiedere la visura PRA nominativa, sia storica che allo stato attuale, via PEC o mail.
Per maggiori informazioni puoi consultare la pagina servizi digitali PRA sul sito dell’ACI.
Vediamo adesso dove e come si fa una visura PRA per targa.
Visura PRA per targa: online in pochi minuti
Oltre a recarsi presso gli uffici provinciali ACI del PRA – oppure ricorrendo alle agenzie di pratiche auto o alle agenzie assicurative, è possibile effettuare la visura comodamente via web attraverso la Banca dati PRA online.
Per effettuare una visura PRA online bisogna andare sul sito dell’ACI nella sezione dedicata ai servizi (la trovi qui); il richiedente deve essere in possesso delle credenziali ACI che si ottengono registrandosi al sito o dotarsi di Spid.
Il servizio online visura PRA è offerto anche da Team Service, clicca qui.
Ci sono alcune cose che devi sapere assolutamente sulla Visura PRA per targa:
- le visure PRA non hanno valore legale in quanto prive dei diritti di bollo, si tratta infatti di un documento di carattere meramente informativo il cui uso è associato a scopi personali. Per conferire al documento valore legale è necessario richiedere al PRA l’estratto cronologico;
- le targhe immatricolate prima del 1993 potrebbero non essere presenti nella Banca dati PRA; stesso discorso per le targhe estere e per quelle di vecchio tipo (le targhe recanti la provincia e – solitamente – le sei cifre numeriche);
- nella Banca dati PRA non sono registrati i ciclomotori 50 CC, gli autobus, i veicoli agricoli, i caravan e le imbarcazioni;
- non possono essere effettuate più di tre visure nello stesso giorno utilizzando il medesimo codice fiscale;
- nel caso di acquisto di un mezzo – eccetto quelli che per loro natura non sono soggetti a registrazione – è necessario comunicare l’immatricolazione (o il passaggio di proprietà) al PRA entro 60 giorni a partire dalla data di vendita.
Visura PRA: l’importanza dell’estratto cronologico
In precedenza abbiamo accennato che la visura PRA – per targa o nominativa – non ha di per sé valore legale. Questo perché è un documento privo di diritti di bollo, motivo per cui ha carattere solo informativo.
Qualora il richiedente necessiti di conferire al documento valore legale, deve inoltrare richiesta di estratto cronologico generale (noto anche come certificato cronologico PRA).
L’estratto cronologico viene rilasciato sia de visu – senza bisogno di prenotazione – sia online presso il sito dell’ACI (qui la pagina).
Come già precisato l’estratto cronologico ha piena valenza legale, a differenza della visura, e contiene anche più informazioni: indica, in ordine cronologico per l’appunto, tutti i dati giuridici annotati dalla prima iscrizione nel registro del veicolo quali: proprietari, ipoteche, gravami, operazioni effettuate.
Estratto cronologico: perdita di possesso
Nella maggior parte dei casi l’estratto cronologico viene richiesto dalle compagnie assicurative – con la perdita di possesso – per procedere alla liquidazione di un furto.
L’estratto cronologico viene richiesto insieme alla perdita di possesso in modo da certificare anche questa ulteriore formalità.
Ad esempio: se il richiedente deve ottenere il rimborso assicurativo per il furto del veicolo, dovrà richiedere estratto cronologico con annotazione di perdita di possesso (per furto); pertanto dovrà richiedere prima la perdita di possesso.
È possibile fare richiesta della perdita di possesso per furto presso il sito dell’ACI: qui.
La perdita di possesso avviene infatti quando il titolare del veicolo viene privato della proprietà: il motivo più frequente è il furto ma può dipendere anche da circostanze di natura legale, ad esempio una sentenza di confisca.
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