Dal 1 luglio 2019 anche l’emissione degli scontrini sarà obbligatoriamente elettronica. I primi a partire saranno i soggetti con valore di affari superiore ad € 400.000 e dal 1 gennaio 2020 l’obbligo sarà esteso a tutti i possessori di partita iva.
Dopo il grande ciclone che ad inizio 2019 ha sancito l’addio alle fatture cartacee è in arrivo un altra grande novità: gli scontrini elettronici.
Come funzionerà il corrispettivo elettronico?
In primo luogo tutti dovranno munirsi di registratori di cassa adeguati alla memorizzazione e alla trasmissione telematica dei corrispettivi.
Da considerare però, che per chi sosterrà quest’onere, sarà riconosciuto un bonus fiscale con cui potrà beneficiare di un credito d’imposta pari al 50% dell’importo speso fino ad un massimo di € 250,00 oppure fino ad un massimo di € 50,00 per chi utilizzerà macchine già presenti in azienda.
Per tutti i commercianti al minuto, artigiani, albergatori e ristoranti con ricavi fino ad € 400.000, la possibilità di adeguarsi alla nuova normativa, sarà opzionale per tutto il 2019, previo invio di una specifica domanda all’Agenzia delle Entrate.
Scontrini elettronici 2019: quali sono i vantaggi?
Non sono da sottovalutare i vantaggi che deriveranno dalla nuova normativa:
- Cessazione dell’obbligo di emettere scontrini e ricevute con valenza fiscale;
- Esonero dell’obbligo di registrare i corrispettivi giornalieri poichè saranno memorizzati (e non più modificabili) direttamente dall’Agenzia delle Entrate in tempo reale.
Come funzioneranno i corrispettivi elettronici per i distributori automatici?
Fino ad oggi chi esercitava l’attività di cessione di beni tramite distributori automatici sono stati esclusi dall’obbligo di emettere fattura o certificazioni fiscali.
In seguito al provvedimento n. 61396/2017 dell’Agenzia delle Entrate, ai distributori automatici saranno applicate pesanti sanzioni in caso di mancata o infedele memorizzazione dei corrispettivi o di mancata e infedele trasmissione.